Note e riflessioni sulle scritture di amici e amiche

Alla ricerca di un senso nel mondo instabile e molteplice che poco conosciamo

Ai visitatori. Su questo blog (abbozzato nel 2010) pubblicherò le mie note di lettura sui testi editi o inediti. Nel caso di testi editi ritengo di poter esercitare liberamente il comune diritto alla critica. Per gli inediti, se necessario, chiederò prima l'autorizzazione ai diretti interessati. [E.A.]

15 luglio 2011

giovedì 15 dicembre 2011

Su Luca Lenzini
"Il poeta di nome Fortini"


 Luca Lenzini (Firenze, 1954) ha dedicato studi e commenti all’opera di Vittorio Sereni, Franco Fortini, Guido Gozzano, Giovanni Giudici, Attilio Bertolucci, Alessandro Parronchi ed altri autori novecenteschi. Dirige la Biblioteca della Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Siena ed è membro del Centro studi Franco Fortini. Il poeta di nome Fortini è stato pubblicato nel 1999 da Piero Manni. Di recente (2008) ha pubblicato per la Quodlibet Stile tardo. Poeti del Novecento italiano. 


Cologno Monzese 23/30 marzo 2000

Caro Luca,
                       
                         a scanso di equivoci sul tenore di questa mia su Il poeta di nome Fortini, ti dichiaro  in partenza la mia ammirazione non convenzionale per il tuo lavoro. Sai bene che l’argomento del tuo studio - Fortini e la sua opera - mi suscita un coinvolgimento tormentoso, che ora si proietta anche sul tuo libro. Perciò metto le mani avanti: i miei giudizi risulteranno “tendenziosi”, a volte rischierò d’infastidirti, altre di esporre tutta la mia ombrosa inquietudine. Spero però nella possibilità di approfondire comunque il dialogo fra noi. E ti chiedo di rispondermi, quando puoi, con la stessa sincerità, senza esitare a correggermi, se ti sembrerà necessario.
Ecco per punti le mie osservazioni analitiche sui vari capitoli del libro.

1. Il momento di Fortini.

Secondo me, il momento di Fortini, auspicato da Luperini in quell’intervento del 1985 (5) non è mai cominciato. Il consenso per Composita solvantur (217) mi è parso passeggero, legato alle circostanze della sua morte; e al di fuori della cerchia ristretta degli amici-critici di Fortini non è emersa nessuna maggiore attenzione alla sua figura di poeta. Né intravedo il tempo in cui sarà possibile usare - a livello pubblico, politico e non cenacolare e minoritario - quei suoi giacimenti di futuro.  Te lo dico con schiettezza e preoccupazione.